La pellicola è liberamente ispirata al racconto “La morte a Venezia” di Thomas Mann. Protagonista del film il regista svizzero-messicano Pablo Sigg. PRODOTTO DA BOUDU, EDDIE SAETA (SPAGNA) CON RAI CINEMA.
A un anno esatto dall’uscita del film “Desert Suite”, presentato in anteprima mondiale alle Notti Veneziane delle Giornate degli Autori nel 2024, Fabrizio Ferraro inizia a Venezia le riprese del nuovo film “Morte a Venezia”.
Liberamente ispirato al racconto “La morte a Venezia” di Thomas Mann, di cui ricorre quest’anno il centocinquantesimo anniversario della nascita e il settantesimo della morte, il film è una produzione Boudu in coproduzione con la società spagnola Eddie Saeta del produttore Luis Miñarro e con Rai Cinema. Protagonista è il regista svizzero-messicano Pablo Sigg.
Le riprese, dopo le prime due settimane a Venezia con il Patrocinio del Comune e della Città Metropolitana, saranno completate a cavallo tra il 2025 e il 2026 tra Venezia e Napoli.
L’uscita del film è prevista per l’autunno del 2026.
Fabrizio Ferraro con questo nuovo lavoro realizza un’opera che s’immerge nell’oscurità della crisi attuale utilizzando il testo di Thomas Mann come una bussola:
“È proprio questo diffuso senso della fine presente nell’opera di Mann che evoca la sua attuale urgenza. Tutto sembra crollare mentre qualcosa rinasce. Ogni fine traccia anche il suo nuovo inizio.”