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Venerdì 3 novembre al Teatro Sistina ha debuttato, in anteprima, lo spettacolo “My Fair Lady”, la nuova produzione teatrale di Enrico Griselli per la regia di A.J Weissbard, versione italiana di Vincenzo Incenzo. Protagonista Serena Autieri insieme ad un cast spettacolare.
Un viaggio nella favola di una donna che sa quello che vuole nella vita: crescere, migliorarsi ed integrarsi senza dover più essere presa in giro per la propria condizione sociale.
Eliza Doolittle il personaggio immaginario, protagonista dell’opera teatrale Pigmalione (1913) di George Bernard Shaw e del suo primo adattamento musicale del 1956, My Fair Lady, interpretata da Simona Autieri è una donna dei fiori di Cockney, che va dal professor Henry Higgins (Ivan Castiglione) chiedendo lezioni di dizione, dopo un incontro casuale a Covent Garden. Higgins ovviamente accetta ma con lo scopo di vincere la scommessa fatta con il suo amico, il Colonnello Pickering (Manlio Dovì), di poterla condurre, per un brindisi, tra l’elite della società londinese senza far venire alla luce le vere origini di Eliza.
Higgins inizialmente disegnato da Bernard Shaw come una persona misogena, poco attenta all’amore, ma soprattutto egoriferita, ad un certo punto della storia troverà anch’egli lo spazio di gioco per un cambiamento che muterà per sempre il corso della sua vita, proprio come accadrà ad Eliza.
Eliza, infatti, nel finale, si dimostra cambiata, e non fa che ripetere a Higgins di non aver più bisogno di lui e si considera una sciocca per aver creduto di averne avuto. Higgins, naturalmente, è colpito dal cambiamento di Eliza e le chiede di tornare da lui, ma la ragazza rifiuta e gli dice che non la vedrà mai più. Mentre cammina verso casa, Higgins realizza quanto siano profondi i suoi sentimenti per Eliza. Arrivato a casa, riascolta con commozione il disco che ha registrato con la voce di Eliza la prima mattina in cui è venuta nel suo studio. Eliza entra in stanza e finisce la frase lasciata a metà nell’incisione con il suo vecchio accento cockney. Higgins è sorpreso e, in un finale che lascia aperti più scenari, chiede alla ragazza dove diavolo siano le sue ciabatte.
Lo spettacolo della durata di circa 3 ore, grazie al visionario regista di fama internazionale A. J. Weissbard, avvolge gli spettatori e li conduce all’interno di uno scenario sospeso e sognante, attraverso una concezione delle scene e delle luci inedita e meccanicamente sorprendente.
Il nuovo adattamento è opera delle capacità liriche e drammaturgiche di Vincenzo Incenzo, che ha concepito una profonda trasposizione linguistica per esaltare il significato e il suono originari dell’Opera.
Le coreografie del meraviglioso ensemble sono state affidate all’immaginazione poetica e alla versatilità plastica del regista e coreografo internazionale Gianni Santucci, che con la sua visione di teatro totale ha disegnato un mondo classico e modernissimo allo stesso tempo.
Le melodie dell’opera sono veri e propri diamanti incastonati nella Storia della musica, e vi faranno viaggiare in un sogno senza tempo. La direzione delle musiche, pietre miliari della storia di Broadway, è stata affidata alla poliedrica esperienza del Maestro Enzo Campagnoli.
Accuratissima e ricca di intuizioni la ricostruzione dei costumi, opera della rinomata costumista Silvia Frattolillo. MY Fair Lady nella sua nuova, affascinante e spettacolare versione è pronta a far battere i cuori e a commuovere il pubblico italiano di ogni età.
Insomma uno spettacolo da vedere… assolutamente.
di Giovanni Pirri
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