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Premio Bruno Bottiroli | Intervista a Raffaele Montanari

Premio Bruno Bottiroli | Intervista a Raffaele Montanari
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Raffaele la musica è in continuo fermento. Dal punto di vista degli addetti ai lavori quanto e come ?

Oggi c’è tanta musica, tantissime pubblicazioni e tante autoproduzioni. Il mercato discografico e musicale in genere ha dato la possibilità a tanti ragazzi di potersi mettere in mostra con tante soluzioni, questo ha anche creato una spaccatura tra prodotti professionali e prodotti amatoriali, creando così una saturazione del mercato.

L’importanza dei social diventa così sempre maggiore, come la possibilità di riuscire ad emergere

Siamo quindi invasi dalla musica digitale dei giovani che tentano di distribuirsi ovunque mentre , in controtendenza, continua il successo dei vinili come opportunità per tornare a fare arte ad edizione limitata. Chi ha ragione ? Se una ragione esiste?

La maggior parte della musica oggi è liquida, digitale, il ritorno al vinile c’è ma per i grandi artisti che possono permettersi di vendere prodotti fisici ed esclusivi come il vinile, attualmente una valida alternativa per alcuni generi, alla musica digitale.

A livello di giovani il vinile così come il cd, sono supporti ancora di nicchia, dove tirature e produzioni sono più una voglia che una esigenza per richiesta di mercato.

Principalmente il business musicale ruota attorno alla musica digitale.

Come produttore qual è la tua direzione?

Come produttore oggi tendo a creare dei progetti, attualmente prassi fondamentale per non far ricadere gli artisti in  bolle finalizzate a produrre un brano dietro l’altro, come a sperare di emergere in qualcosa. Riuscire ad avere una progettualità è fondamentale e da questa poi individuare un percorso artistico mirato e definito, con pubblicazioni discografiche e non solo, così da promuovere il progetto nella sua totalità, e di conseguenza l’artista al meglio.

La SIAE ha recentemente fallito  l’accordo con Meta.  Le grandi piattaforme che sfruttano il diritto d’autore latitano e non riconoscono il lavoro di tanti. Quanto è importante questo accordo e fino a che punto può generare un reale cambiamento per gli artisti visto che si attribusice alal distribuzione digitale il crollo dei guadagni per gli artisti ?

L’accordo tra SIAE e Meta è un fattore principalmente speculativo, dove sia una parte che l’altra non vuole rinunciare a determinati introiti o veder non tutelata la possibilità di ricavi maggiori dall’utilizzo delle opere. Chi ne fa le spese sono gli artisti e gli utilizzatori che si vedono privati della possiblità di usare i brani in Italia.

L’accaduto non rappresenta una tutela per nessuno, ma solo un danno per alcuni maggiore per altri minore, ma sempre di danno parliamo.

Sei tra i partner del premio Bruno Bottiroli ragazzo che ha conosciuto in prima persona la fatica di essere un giovane della musica. Un ricordo di Bruno ?

Il ricordo di Bruno passa attraverso la madre Mabel, alla quale ho da subito riconosciuto una vicinanza e una passione per l’arte di Bruno con forza, tenacia e tantissimo amore.

L’immagine e il ricordo che ho “preso” da Mabel è di un ragazzo che, come tanti, ha riposto sogni, speranze nella musica, raccontando le proprie storie e le proprie esperienze, condividendole con le altre persone, in quanto la musica è prima di tutto, un veicolo per trasmettere emozioni alle persone, e Bruno ha trasmesso emozioni, pensieri, esperienze attraverso i suoi brani.

I concorsi di canto per giovani in emersione oggi sono forse l’unico sbocco diretto con il pubblico che ama, per pigrizia la musica digitale o quella dei grandi nomi. Cosa ne pensi ?

I concorsi di canto sono importanti per poter dare ai ragazzi la possibilità di portare davanti ad un pubblico i propri brani o per poter provare l’impatto con il pubblico stesso e una giuria portata a valutarli. I Concorsi vanno sempre presi come esperienze e non come giudizi definitivi.

Esiste un concorso “perfetto”. Se si quale caratteristiche dovrebbe avere?

Il concorso perfetto non esiste come non esiste la perfezione nella vita.

In quanto partner ufficiale del Premio Bruno Bottiroli come premierai di giovani vincitori del premio Bruno Bottiroli ?

Ai partecipanti e ai giovani vincitori del premio Bruno Bottiroli assegnerò la possiblità di produrre un loro brano e di promuoverlo nell’ambito del settore discografico, oppure se hanno già un loro brano prodotto, accompagnarli nella valutazione del brano stesso e di come promuoverlo al meglio discograficamente.

di Giovanni Pirri.

admin

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