De Gregori difende Salmo che nel frattempo sembra tornare ad attaccare tutti continuando ad alimentare le polemiche nate tra lui e Fedez dopo il concerto di Olbia. Il Ministero smentisce Salmo che, nel frattempo, incassa l’accusa di essere un irresponsabile mentre Fedez quella di essere un politico prima che un artista.
A Fedez non va l’idea che con il suo gesto Salmo abbia potuto rovinare il lavoro dei tanti “onesti” che sono tornati a produrre musica nonostante le difficoltà imposte dai rigidi controlli anti covid.
Di fatto dal 6 agosto, data di entrata in vigore del “Pass verde” obbligatorio, nella musica sembra essere tornato a regnare il caos dimostrando ancora una volta la poca coesione che c’è fra gli artisti nostrani.
Offesa c’è, oramai, la limitazione con decreto-legge ( DL pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 23 luglio 2021, n. 175 recante misure urgenti per fronteggiare l’emergenza epidemiologica e per l’esercizio in sicurezza di attività sociali ed economiche e proroga lo stato di emergenza fino al 31 dicembre 2021) della libertà personale, tutelata costituzionalmente e stando alle parole di Eric Clapton rischia di creare solo una infinita ripetizione di “platee discriminate”… tant’è che pochi mesi fa Clapton si è rifiutato di suonare nelle piazze dove sia richiesta l’immunizzazione.
Inutile parlare dei Media che hanno attivato campagne massicce pro vaccinazione e , a loro volta, demonizzano i NO VAX. Per esserlo basta essere degli ultra cinquantenni e non aver ancora prenotato la prima dose: veri e propri untori da stanare.
Intanto nella Capitale ha già chiuso i battenti Parco Milvio per assenza di pubblico e nei concerti il green pass e i tamponi stanno diventando un inevitabile deterrente che porta lontano il pubblico.
Per questa ragione l’ultimo concerto di Enrico Ruggeri che garantiva tampone rapido gratuito (green pass temporaneo) al pubblico senza green pass permanente ha avuto un grande seguito. Presente fuori dei cancelli un centro specifico messo a disposizione dalla Croce Rossa.
Ricordiamo che il green pass è obligatorio per gli Spettacoli culturali in:
- sale teatrali,
- sale da concerto,
- sale cinematografiche,
- locali di intrattenimento e musica dal vivo,
- altri locali o spazi anche all’aperto,
sono svolti unicamente con posti a sedere preassegnati e a condizione che sia garantito il rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro:
- sia per gli spettatori che non siano abitualmente conviventi,
- sia per il personale, e l’accesso è consentito unicamente ai soggetti muniti di una delle certificazioni verdi Covid-19.
La capienza consentita:
- in zona bianca, non può essere superiore al 50 per cento di quella massima autorizzata all’aperto e al 25 per cento al chiuso in ipotesi di eventi con un numero di spettatori superiore rispettivamente a 5.000 all’aperto e 2.500 al chiuso;
- in zona gialla, non può essere superiore al 50 per cento di quella massima autorizzata e il numero massimo di spettatori non può comunque essere superiore a 2.500 per gli spettacoli all’aperto e a 1.000 per gli spettacoli in luoghi chiusi, per ogni singola sala. Le attività devono svolgersi nel rispetto di linee guida adottate.
Moltissimi eventi oggi sono all’aperto.
Bisognerà capire cosa accadrà all’arrivo delle prime piogge.