Mentre il Paese è fermo e fermo è tutto il mondo dello Spettacolo Mogol rompe il silenzio per chiedere all’Italia di recepire al più presto la Direttiva sul Copyright.
La SIAE sta perdendo circa 30 milioni di euro mese e nel 2021 i mancati introti del 2020 produrranno un effetto onda notevole a danno degli artisti.
“Ho appreso con soddisfazione la notizia che in Francia l’autorità per la concorrenza ha stabilito l’obbligo per gli aggregatori e i motori di ricerca di definire entro tre mesi i negoziati per il riconoscimento del diritto connesso, introdotto dall’articolo 15 della Direttiva Copyright – ha dichiarato il Presidente SIAE Giulio Rapetti Mogol – Il fatto che oltralpe il governo fosse favorevole all’aggiornamento delle leggi sul diritto d’autore ha facilitato sicuramente le cose”.
“Rinnovo perciò il mio appello al Parlamento italiano affinché anche nel nostro Paese venga recepita al più presto la Direttiva Copyright. È una questione che non ha colore politico, ma va affrontata al più presto – ha aggiunto Mogol – Mi chiedo se sia ancora accettabile che i giganti del web continuino a guadagnare cifre miliardarie sulle spalle dei creativi, che in questo difficile momento sono duramente colpiti anche a causa dell’emergenza sanitaria. Senza diritto d’autore, che è il diritto del lavoro quotidiano di chi crea, la cultura muore, e con lei muore anche l’identità del nostro Paese”.