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Cultura, Spettacolo, Attualità, Arte a 360°. Questo il senso di una testata giornalistica libera in quanto indipendente che spende il proprio tempo cercando di valorizzare ciò che è bello. La bellezza è in ogni campo, tuttavia tende a nascondersi ed è per tale motivo che richiede una attenta ricerca che passa, in primis, per l’ascolto.

Newspage – Allinfo (nr. iscrizione 3/11 presso il Tribunale di Vallo della Lucania -SA- è il Magazine del progetto Allinfo, il portale di Mediazione Creativa ideato da Giovanni Pirri (Editore) e diretto da Maria Cuono, giornalista pubblicista.

Le Interviste di Giovanni Pirri | Intervista con Antonino Fiorello

Le Interviste di Giovanni Pirri | Intervista con Antonino Fiorello
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Un artista che ama errare e, nel mentre, porta con sé i colori della musica e delle parole. Lui è AntoNino Fiorello ed è alla ricerca costante di attimi da fare propri per poterli arrangiare, rendendoli così parte integrante della propria vita. Lo abbiamo incontrato per la prima volta al Premio Bruno Bottiroli, il concorso nazionale nel quale si è distinto per spessore e capacità interpretativa ed oggi lo abbiamo intervistato.

AntoNino, colpisce la tua determinazione ma soprattutto per la  voglia ferma e decisa di prendere di petto la vita. L’approccio giusto per cantarne le gioie ma anche i tormenti. Mi viene spontaneo chiederti cos’è che ti dà gioia e cosa tormento ? Momenti che diventano poi la colonna portante del tuo percorso musicale ?

La solidarietà, l’amore e la musica mi danno gioia mentre l’egoismo, l’indifferenza e la guerra mi creano tormento.

Definisci la vita come una opportunità di viaggio che offre scoperta, conoscenza, arricchimento e va vissuta alla giusta velocità?

Se noi il viaggio (la vita) lo viviamo con frenesia e avidità di tempo allora anche il fermarsi per riflettere ci farà perdere tempo….. finendo però col subire le conseguenze del vivere egoisticamente una vita priva della gioia insita nelle cose semplici.  Attimi  che  una vita frenetica non ti permette di cogliere.

Parli spesso di viaggio come meta non legata, per forza di cose, ad una destinazione: e se una delle tante destinazioni possibili fosse già di per sé il viaggio ?

In un viaggio senza una meta sei sempre nel posto giusto puntuale come la stella Cometa. In questo modo il viaggio è la meta in questo modo il viaggio è vita.

Quale miglior viaggio di quello musicale. Ci sono esperienze (positive) che ti hanno segnato più di altre ?

Alcune esperienze musicali mi hanno lasciato emozioni profonde come quando ho cantato “Con gli occhi di un bambino” di Bruno Bottiroli. Quando Mabel mi ha proposto di cantare un brano a mia scelta di Bruno io sono rimasto perplesso per tante ragioni, tra le quali il fatto che non sono abituato a cantare canzoni di altri autori. Con gli occhi di un bambino, credo che sia la terza in una lista di una ventina di canzoni nel sito di Bruno, Appena l’ho ascoltata ho capito subito che quella sarebbe stata la canzone che avrei cantato. Mia moglie è testimone perche eravamo insieme. Per correttezza ho anche ascoltato le altre ma ormai avevo scelto. Così ho richiamato Mabel e le comunicato che avevo scelto la canzone ma che non avrei usato la base di Bruno ma che l’avrei fatta in acustico interpretandola nel modo in cui Bruno me la faceva sentire dentro. Poi, nel riarrangiarla, mi è venuto spontaneo aggiungere una strofa alla fine, una strofa che Bruno non avrebbe potuto aggiungere ma che in qualche modo mi aveva suggerito. In questo caso però ho chiesto il permesso a Mabel di poter cantare anche la mia strofa e lei, con le lacrime agli occhi per l’emozione, me l’ha concesso. Ecco perché il Premio Bruno Bottiroli mi ha “segnato” cioè mi ha regalato un’emozione in più di tanti altri premi a cui ho partecipato.

Ti definisci menestrello che non ama la banalità ed è sempre alla ricerca costante di una linea melodica originale. C’è un pozzo dal quale attinge questo tuo bisogno di creatività?

Il definirmi menestrello trova due motivazioni principali e cioè: i menestrelli erano i cantori delle corti medioevali che racontavano, cantando, le cronache del loro tempo burlandosi, a volte, dei signori commensali; menestrello fa rima con Fiorello.

Interessante l’invito che fai  nei tuoi live di non smettere mai di cercare l’Isola che non c’è: che rapporto hai con utopie e ideali? Possono convivere?

Cercare l’isola che non c’è, a mio parere, non rappresenta un sogno utopico dal momento già nel nella contraddizione del nome si è consapevoli che quell’isola non c’è, l’isola che non c’è è l’esortazione a non smetter mai di sognare con la purezza di un bambino, di avere sempre sogni da realizzare e di vivere la vita con curiosità. Infatti io alla fine dei miei concerti (l’ho fatto anche nella presentazione) nel congedarmi esorto il pubblico a fare sogni belli e colorati…. (Di musica e parole…. colorate).

A tal proposito porti in giro uno spettacolo dal titolo “Di musica e parole..colorate”. Sembra uno spettacolo composito con una radice profonda. In questi tuoi appuntamenti live ci sono parole e colori che prevalgono più di altri  oppure attingono, ogni volta, dai colori che incontri attraverso il pubblico?

La musica è generata da onde sonore che vibrando trasmettono emozioni. Anche le parole sono composte da vibrazioni che a seconda del loro significato colorano la nostra vita. Pertanto, la nostra esistenza cosi come una canzone è composta da musica e parole colorate.

Progetti in corso e futuri?

Tanti (sogni), quello a cui sto lavorando in questo momento è la realizzazione  un concept album che conterrà alemeno dieci canzoni legate da un filo conduttore: il viaggio come metafora della vita. Il progetto è in fase avanzata di realizzazione.

E…

mi raccomando, fate sogni belli e colorati! Buona MUSICA!!!

 

 

admin

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