#DALPALCODICASAMIA #IORESTOACASA @milena_setola #milenasetola
Milena Setola, partenopea d.o.c. Domenica 19 aprile 2020 alle ore 18, sarà la protogonista per una sera sulla pagina #DALPALCODICASAMIA che aderisce all’iniziativa #IORESTOACASA. Una serata all’insegna delle canzoni che hanno fatto la storia della Musica Italiana ed hanno spinto Milena ha fare della sua voce uno strumento utile per sé e per gli altri.
L’abbiamo intervistata per conoscerla meglio.
La musica una scelta con passione ma anche come professione?
Si, per fortuna sono riuscita a fare della musica il mio lavoro, ho studiato tanto sin da piccola, ma non mi è mai pesato proprio perché c’è la passione a fare da motore. Anche oggi che comunque ho conseguito alla laurea, continuo a studiare perché non si finisce mai di imparare. E non è una retorica, è proprio cosi la voce è un continuo divenire e io mi diverto a scoprirmi e scoprire cose nuove.
Riguardando al tuo percorso in musica, dagli esordi ad oggi, c’è qualcosa che ti viene in mente ed è prevalente? Oppure ti piace più guardare al presente che al passato?
Mi piace guardare ad oggi, perché sono riuscita a mettere dei tasselli, che ritenevo importanti come quello di poter avere canzoni in radio, una mia band, fare miei concerti. Del passato ricordo con gioia e talvolta nostalgia l’ingenuità che mettevo nel canto, ora è tutto un po’ più studiato in anticipo, ma è chiaro che l’esperienza ha sempre la meglio sulla preparazione ed il risultato finale.
La musica è disciplina ed ogni buona disciplina ha la sua regola. Sei riuscita a trovare la tua ?
Più che regola, ho una prerogativa innamorarmi ogni volta di ogni singola nota che canto, è cantarla con la stessa passione di quando ho iniziato, non voglio perdere mai la gioia del primo giorno.
Quali sono state le influenze maggiori? E quali sono stati gli incontri per te determinanti?
La mia grande influenza musicale, è dettata dalla mia città, vivo nei vicoli di Napoli, dove tutto è musica, sono una grande fan di Pino Daniele, e quindi lo porto sempre con me nei miei live. Incontri determinanti diversi, dal mio primo arrangiatore a tutti gli altri incontrati nella lunga strada musicale, se dovessi sceglierne proprio uno, l’incontro con un amico che mi ha presentato la mia prima insegnante di canto…da lì un susseguirsi di incontri fortunati.
Da insegnate ma anche da giudice in molti concorsi canori ti capita spessissimo di confrontarti con i giovani e con il loro approccio alla musica. Un osservatorio importante. Sei riuscita a farti un’idea?
Ogni giorno ascolto tante voci, mi chiedono tanti consigli, l’idea che mi sono fatta è che i ragazzi sono molto deboli, e che si lasciano molto influenzare da ciò che diciamo dando tutto per scontato, come se per il solo fatto che siamo seduti dietro ad una scrivania ci dia a noi insegnanti, o giudici il diritto di dettare legge, ma in realtà non è così, io dico sempre ai ragazzi che incontro di valutare se ciò che dico è consono a ciò che succede realmente. Il mio ruolo è quello di consigliare ed educare, per certi versi le voci. Ma mi interessa che ognuno sviluppi il proprio “io”.
Napoli che ambiente è per la musica?
Napoli per la musica è un ambiente ideale, qui tutto è musica. Napoli è storia anche della musica, basta pensare al conservatorio, che ha ospitato i più grandi operisti è cantanti del panorama mondiale, ai cantanti come Pino Daniele e Carosone che hanno fatto altra storia. Se vuoi però fare successo devi, come in tutti i mestieri aprirti anche altre strade, allargare i tuoi orizzonti, ma questo per crescere in musica come in tutti gli altri mestieri.
La musica non è la sola passione?
La musica è il mio MOOD, il mio stile di vita oltre che passione, di passioni ne ho tante, dagli animali, al disegno, al bricolage.
Progetti in corso e progetti futuri?
Sto lavorando a nuovi brani, vorrei realizzare il mio secondo disco, che dimostri la mia crescita musicale, una Milena più matura vocalmente e artisticamente rispetto al disco del 2013. Una Milena determinata, che sicuramente non si è arresa alle prime difficolta.
di Giovanni Pirri