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Cultura, Spettacolo, Attualità, Arte a 360°. Questo il senso di una testata giornalistica libera in quanto indipendente che spende il proprio tempo cercando di valorizzare ciò che è bello. La bellezza è in ogni campo, tuttavia tende a nascondersi ed è per tale motivo che richiede una attenta ricerca che passa, in primis, per l’ascolto.

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Le Interviste di Allinfo.it | Intervista con Margherita Pettarin

Le Interviste di Allinfo.it | Intervista con Margherita Pettarin
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Margherita Pettarin, cantautrice poliedrica che vive appieno le mille sfumature del suo talento.
Nel 2019 ha vinto il Primo Premio nel Concorso nazionale di Canto Premio Bruno Bottiroli. In coincidenza del lancio del nuovo Bando dell’edizione 2020 abbiamo deciso di intervistarla per conoscerla meglio. Un modo per ricordare insieme e non smettere mai di trasmettere il talento degno di nota.

Margherita poco più che 20enne con una passione per l’Arte e lo sport. Come ti sei avvicinata alla musica?

La musica è una cosa che è sempre stata con me, da quando sono piccola, non ricordo un momento preciso in cui ho detto “voglio cantare”, perché già lo facevo, credo sia qualcosa di più profondo, è parte fondamentale di quella che sono.

Sei cantautrice e musicista tant’è che componi e scrivi i tuoi brani…
Da quale esigenza interiore nasce questo tuo talento e, quindi, cosa ti spinge a scrivere e comporre?

Nasce dall’esigenza di voler esprimere tutto ciò che ho dentro.

Sono sempre stata dell’idea che gli artisti abbiano una sensibilità diversa dalle persone normali, viviamo tutto moltiplicato al quadrato ed io, personalmente, riesco a “sfogarmi” ed esprimermi davvero solo attraverso la scrittura e la musica.

Il 2018 è stato per te un anno importante prima Finalista del Premio Mia Martini, e poi Finalisti ad Area Sanremo nella rosa dei 200. Ci racconti queste due esperienze?

È stato un anno ricco di emozioni grazie a queste due esperienze.
Sono stati due ambiti in cui riuscivo a sentirmi me stessa sempre, ero circondata tutto il giorno da persone che condividevano con me le stesse cose e bastava uno sguardo per capirci, ho fatto molte amicizie che avranno sempre un posto speciale nel mio cuore.
La musica ci unisce, i concorsi non sono solo concorsi, ma occasioni per stare assieme a persone esattamente come te, ed è bellissimo.
Ricordo un episodio in particolare.
Ero in Calabria al Premio Mia Martini ed avevamo finito di cantare ad ora tarda, dopo essere andati a cena siamo tornati verso l’albergo e abbiamo iniziato a cantare a squarciagola in mezzo alla strada e chi passava non ci guardava “strano” ma cominciava a cantare con noi.
È stato un fatto che ricorderò per tutta la vita.

A dirla tutta sei arrivata anche in finale nel Concorso Scuola Cet Mogol. Con quale brano?

Sì, un’altra soddisfazione grandissima.
Sono arrivata in finale due volte, la prima con il brano “Un momento” e la seconda con il brano “Distanti” e questi ultimi sono entrati a far parte del libro in cui sono raccolte tutte le canzoni vincitrici.

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E nel 2019 ti sei aggiudicata primo posto al Premio Bruno Bottiroli 2019. Come hai vissuto questa esperienza? Con quale canzone hai partecipato?

È stata una esperienza bellissima, anche perché hanno partecipato molti miei amici che non vedevo da molto tempo e ci siamo ritrovati tutti lì.
Ho partecipato con “Figli d’Italia”, una canzone di Bruno, mai più avrei pensato di riuscire a vincere, anche perché il livello era altissimo e gli artisti tutti pazzeschi.
È stata per me una gioia immensa, e ne sono davvero grata.

Tu hai mai conosciuto Bruno Bottiroli?
Che idea ti sei fatta di lui dai suoi testi, dalle sue canzoni?

Certo, ho conosciuto Bruno.
Ero piccola ed ero al mio primo concorso di canto in assoluto a cui partecipavo, organizzato proprio da Mabel a Porretta.
Bruno era più grande di me, ma ricordo che era sempre gentile e disponibile con tutti e quando era sul palco aveva una luce negli occhi che ho visto in poche persone.
Che dire dei suoi testi, era una persona che aveva tanto ma tanto da dire e le sue canzoni lo confermano.
Sono testi molto profondi ma semplici, arrivano subito all’ascoltatore e il messaggio è immediato, lui è l’esempio del fatto che non serve usare per forza un linguaggio complicato per rendere bella e emozionante una canzone.

Il canto non è l’unica passione. Anche la recitazione riscuote in te il suo fascino che ti porta a ricoprile una piccola parte nella fiction Volevo fare la rockstar?

La recitazione è fondamentale per me.
Io sono una persona molto esuberante e teatrale di partenza quindi devo dire che questo aspetto caratteriale mi aiuta molto.
Vedermi sulla Rai è stato indescrivibile, non ci credevo neanche io, l’esperienza sul set è stata molto costruttiva perché ti fa capire tutto il lavoro che c’è dietro, le scene si rifanno anche 60 volte se serve, deve essere tutto perfetto, anche i minimi dettagli, ti fa capire quanto è importante la serietà nel nostro mestiere.

Che rapporto hai con il mondo della Tv e delle fiction?

È un mondo che mi ha sempre appassionato molto, era uno dei miei sogni da bambina, diventare una cantante e una attrice.

E se ti dico Siracusa “Castello Maniace di Ortigia” tu cosa mi racconti ?

The look of the year. Altro capitolo molto importante della mia vita.
Una esperienza che non dimenticherò mai.
Ho sfilato per stilisti di fama internazionale e ho indossato capi bellissimi.
Ho fatto molte amicizie anche in questo ambito, nonostante mi sentissi un po’ diversa, vedevo tutte le ragazze perfette, nei modi, nella postura, i capelli, il trucco, io ho cercato di rubare un po’da tutte per imparare e capire quello che dovevo fare per farlo al meglio. Posso dire che ha funzionato perché alla fine sono riuscita a vincere la fascia di Miss Personality.

In definitiva, ogni forma d’espressione scelta ha come centro te e la voglia di esprimerti attraverso linguaggi differenti ma complementari?
Cosa ha interrotto il COVID e a cosa ha dato inizio?

Si, tutto ciò che faccio è in qualche modo collegato, per quello penso che l’arte in generale sia proprio la mia vita, anche perché, anche all’università studio Graphic Design, all’Accademia di Belle Arti Tiepolo.
Il Covid ha interrotto molti progetti ma mi ha portato a pensare e riflettere, mi sono dedicata molto all’università e alla musica, ho realizzato delle colonne sonore per la mia compagnia teatrale Tenerife e sono stata molto con la mia famiglia.
In certi sensi mi è sembrato di ritornare babina.

Progetti futuri?

Tanti, troppi, sono una sognatrice superstiziosa quindi per ora non svelerò nulla!

La prima cosa che farai quando il coronavirus sarà solo un ricordo?

Andrò a San Candido, il mio posto felice, dove lavoro e faccio la maestra di sci e poi sicuramente cercherò di organizzare dei concerti per poter tornare sul mio amatissimo palco!!
Non vedo l’ora di rivedere e riabbracciare tutti i miei amici e tornare sul palco con la recitazione e la mia compagnia teatrale, con cui stiamo già pensando al prossimo spettacolo!

di Giovanni Pirri

admin

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