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Cultura, Spettacolo, Attualità, Arte a 360°. Questo il senso di una testata giornalistica libera in quanto indipendente che spende il proprio tempo cercando di valorizzare ciò che è bello. La bellezza è in ogni campo, tuttavia tende a nascondersi ed è per tale motivo che richiede una attenta ricerca che passa, in primis, per l’ascolto.

Newspage – Allinfo (nr. iscrizione 3/11 presso il Tribunale di Vallo della Lucania -SA- è il Magazine del progetto Allinfo, il portale di Mediazione Creativa ideato da Giovanni Pirri (Editore) e diretto da Maria Cuono, giornalista pubblicista.

Le Interviste di Allinfo.it | Intervista con Daisy ( Andrea Margherita Martinelli)

Le Interviste di Allinfo.it | Intervista con Daisy  ( Andrea Margherita Martinelli)
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#DALPALCODICASAMIA #IORESTOACASA

Daisy nome d’arte di Andrea Margherita Martinell si esibirà per il progetto #DALPALCODICASAMIA Venerdì 27 Marzo alle ore 21.
L’abbiamo intervista per voi.

Come nasce il tuo approccio alla musica?

Il mio approccio alla musica inizialmente non è stato programmato né improntato allo studio, semplicemente sentivo mio padre raccontarmi aneddoti su quando faceva i service a grandi artisti italiani in tour, essendo stato all’interno del settore musicale in gioventù, e di quanto gli piacesse la musica, riempiendomi di ascolti più disparati.
Io a mio discapito riproducevo queste storie quasi fiabesche per me all’epoca, nei miei piccoli “concerti” sui tavoli degli alberghi, dove mi conoscevano tutti per la mia famosa “44 gatti” dello zecchino d’oro, nell’imbarazzo dei miei genitori e nello stupore dei villeggianti che vedevano questa bambina di 4 anni mezza sdentata alzarsi sul tavolo da pranzo e cantare facendo scappare un sorriso a tutti. Magari avessi conservato quella leggerezza d’animo anche adesso.

Qual è la tua ispirazione musicale?

Rinchiudere a un solo genere musicale, e a un paio di artisti questa mia risposta sarebbe inverosimile, perché cerco di trarre ispirazione da ogni cosa che mi passa sotto mano o che ascolto. Sicuramente ho un’amore incontrastato per Ella Fitzgerald e le sue virtuose improvvisazioni in scat, per il soffice cantato di Chet Baker, ma anche per la drammaticità delle composizioni classiche di Gustav Malher e Jean Sibelius.

Come vivi il tuo rapporto con la musica?

Come penso ogni artista esordiente, vivo il mio rapporto con la musica in un costante rapporto di amore-odio, soprattutto nei confronti di me stessa; spesso mi trovo a domandarmi cosa mi ha portato fino a qui, ma soprattutto dove potrei mai arrivare, e i momenti “no” prevalgono. Ma poi quando canto, compongo, ascolto musica, e mi ritrovo su un palco, ogni problema di tipo economico, personale o esterno svanisce e siamo sole, io e la musica, in continuo dialogo ma allo stesso tempo in continuo conflitto. Una bellissima storia amorosa di cui solo il tempo ci mostrerà il finale.

Hai mai ragionato sull’idea di una carriera musicale e su quali presupposti debba reggersi?

Si, e credo che la mia volontà di diventare un’artista e di rendere questa mia passione una professione, una carriera lavorativa e musicale, sia nata già a 12-13 anni, quando mi sono approcciata al violino durante le scuole medie, ma si sia consolidata sempre più sia durante gli anni di Liceo Musicale dove ho approfondito lo studio del canto e della musica in quanto materia in tutte le sue sfumature , ma soprattutto nella scelta universitaria della Music Academy che sto frequentando tutt’ora. Mi sto interfacciando con le opportunità lavorative concerete che alla fine poi potrò abbracciare, tutto il mondo dell’organizzazione, del marketing, della comunicazione, dell’immagine, dell’interpretazione, e la situazione non è più evangelica e platonica come quando ero un’adolescente: mi trovo nella realtà. Ma voglio, lo necessito, per tutti i miei sacrifici e quelli che ancora verranno, di ottenere ciò che mi sono prefissata, di fare della musica il mio lavoro ma soprattutto mezzo di trasmissione di idee, di pensieri e di valori.

Cos’è per te il successo?

Successo è tante cose insieme: è gioia, felicità, personale ma anche del tuo pubblico, che approva e condivide la tua musica e la tua personalità artistica. Successo è il raggiungimento di un’obiettivo, successo è la serenità fisica e mentale, è amore puro ed equilibrio, anche se non sempre stabile, perché il successo è più che mutevole, un giorno c’è il giorno dopo è svanito.

Il tuo rapporto con i social?

Non abbastanza approfondito, e anche un pò restio. Penso che se una persona ti voglia conoscere o sapere chi sei ,guardando delle tue foto studiate e messe a posta su un determinato profilo , non è altro che manipolazione mediatica. Non sempre l’apparenza corrisponde alla realtà. Sono più a favore alle relazioni e reazioni autentiche, naturali, contatti diretti con il pubblico ed esso con me, anche se sono più che consapevole di vivere in un’epoca in cui è obbligatorio, quasi imposto dalle condizioni sociali, possedere un profilo ben guarnito di contenuti. E’ inoltre un’ottima arma promozionale, una vetrina gratuita e immensa che può raggiungere ogni persona in ogni casa in qualsiasi momento si voglia. E’ grazie ad essi che potrò esibirmi “dal palco di casa mia” il 27/03/2020 in questo particolare momento storico. I social possiedono un potere vastissimo che sicuramente mi riproporrò di gestire meglio al fine di far fruttare la mia figura artistica.

Il tuo rapporto con il pubblico?

Oserei affermare che ill mio rapporto con il pubblico sia come con la musica, di amore-odio. Ho sempre avuto la fragilità del giudizio, della ricerca di approvazione, e talvolta quando non la ricevo o non la trovo negli sguardi del pubblico un pò di pressa al cuore sale, così come salgono le domande “ Sto facendo le cose giuste? Sto cantando bene? Sto trasmettendo ciò che provo, cosa sto sbagliando? Perché non arriva l’emozione al mio pubblico che io metto sempre sul piedistallo del giudizio?”. Forse dovrei prestare meno attenzione ai giudizi, o meglio, ascoltare solo quelli costruttivi alla mia carriera, non cercare di compiacere e rimanere sempre e comunque autentica, pur nella mia diversità. Quando però c’è la sintonia con il pubblico, e musica e persone si fondono in un’unica cosa, quello è il momento che non vorrei mai lasciare andare.

Progetti presenti e futuri?

Progetti presenti e futuri, beh in questa particolare situazione, drammatica e inverosimile sicuramente, nella sfortuna ho ritrovato me stessa. Ho ritrovato il tempo da dedicare al violino, che avevo abbandonato da due anni dopo 8 anni di studio, sto iniziando ad approcciarmi al pianoforte, sto consolidando una base armonica e di ear training, oltre che scrivere e inventare nuove melodie, nuove armonie e canzoni. Ma soprattutto il canto. Non resterò ferma, non voglio e non potrei neanche se volessi. Sto producendo personalmente i miei prodotti musicali qui da casa, riproponendomi di inviarli a case discografiche, ma soprattutto di curare ( visto che di tempo ne avrò tantissimo nella sfortuna) il lato social, del web, e dei contenuti da pubblicare, al fine di accrescere la mia personalità artistica e la sua conoscenza al pubblico mediante la tecnologia, visto che concerti ed eventi sono stati cancellati.

di Giovanni Pirri

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