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Cultura, Spettacolo, Attualità, Arte a 360°. Questo il senso di una testata giornalistica libera in quanto indipendente che spende il proprio tempo cercando di valorizzare ciò che è bello. La bellezza è in ogni campo, tuttavia tende a nascondersi ed è per tale motivo che richiede una attenta ricerca che passa, in primis, per l’ascolto.

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Le Interviste di Allinfo.it | Intervista a Nicole Saccardo

Le Interviste di Allinfo.it | Intervista a Nicole Saccardo
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Un’artista tutta da scoprire che abbiamo incrociato al Premio Bruno Bottiroli Edizione 2024 nel quale si è aggiudicata un Premio speciale.
A distinguerla una voce potente e graffiante che ha il colore nero d’oltre oceano.

Vista la tua grinta per te una domanda un po’ irriverente. Sei nata o sei diventata Artista?

Penso di essere nata Artista. Da che ne ho ricordi sono sempre stata invasa da questa passione per qualsiasi cosa fosse arte.
Ho iniziato a ballare a 3 anni..fino ai 23..ho fatto scout tantissimi anni e lì ho deciso che volevo imparare a suonare per scrivere canzoni.
A 13 anni chiesi una chitarra per il mio compleanno e su un libro imparai la posizione delle dita sulla tastiera della chitarra per poter comporre le mie canzoni.
Dipingo e all’università studio proprio arti sceniche (teatro, danza musica e fotografia)
Insomma l’essere artista é l’unico modo di vivere che mi appartiene.

Qual è’ il tuo ambiente musicale naturale e come lo hai conosciuto?
C’è qualcuno al quale devi dire grazie?

Beh i miei genitori mi hanno cresciuta in ambienti musicali completamente diversi.
Con mio padre erano Celentano, Pink Floyd, Mina, Celine Dion..
Con mamma erano perlopiù Queen e Bennato.
Ho imparato ad amare la musica in ogni forma, non ho un genere preferito.
Però mi sono scoperta appartenere molto al mondo Blues.
Anche se il pop r/b é la mia zona di confort.
Non so a chi devo dire grazie, sicuramente mi hanno sempre sostenuta tutti nel canto… sono nata che già amavo cantare quindi penso sia stata fortuna.

Mi racconti la tua esperienza a Castrocaro?
É stata emozione pura.
Ti dirò la verità, all’audizione ci hanno fatto molti complimenti per il nostro progetto musicale.
Poi purtroppo avevamo a che fare con artisti emergenti come noi veramente validi. Eravamo più di 150 artisti, quindi il fatto di essere arrivata alla seconda selezione con un inedito ed aver partecipato alla masterclass mi ha aperto un mondo .
Poi ho conosciuto persone fantastiche, altre le ho ritrovate dal concorso Bruno Bottirolo, grazie a Mabel, con cui io e Mattia abbiamo stretto legami che speriamo dureranno sempre.
Farò tesoro di tutto.

Mi descrivi anche la tua idea di successo?
Sembrerà strano ma per me é arrivare al cuore, all’anima.
Non voglio sembrare arrogante ma per me un cantante/artista deve emozionare. Puoi avere una tecnica, in qualsiasi ambito fenomenale ma se non mi trasmetti emozione, se non mi arriva il tuo animo per me non sei ciò che io ascolto o guardo.
Non sono i soldi a darci il successo vero, quelli danno fama e comodità e sicurezza… ma arrivare al cuore e sapere che in quel momento mentre ascolti la mia voce, ti sto aiutando, ti sto capendo, ti ritrovi nella mia emozione allora é come se le anime si accostino.
Quello penso sia il successo nell’arte.

Cosa pensi quando alcuni sostengono che la condizione d’artista sconfini in una sensibilità a volte un po’ ingombrante. Una sensibilità che abbassa la soglia del dolore e lo espone ad un continuo bivio?
Essere artista sicuramente ti aiuta ad incanalare le emozioni di qualsiasi tipo in ciò che fai. Che sia un quadro o una canzone.
Hai la fortuna di poter sfogare tutto lì.
Sia le emozioni belle, sia quelle così grandi da fare male.
Forse ci descrivono un po’ “prime donne” probabilmente perché vorremmo che tutto fosse come lo immaginiamo nella nostra testa.
Io faccio parte di quelli “moooolto” sensibili sicuramente! E non é sempre un bene sentire tutto cento volte più forte.

Se dovessi descrivere ad immagini il periodo che stai vivendo dal punto artistico che fotografia sarebbe?
Eh…bella domanda…sono tante foto, diciamo un album.
Ci sono le giornate piovose nell’istante in cui scoppia la tempesta.
E quelle in cui sta nascendo un arcobaleno.
C’è sicuramente il mare in ogni foto.
Ed io sono sempre spettatrice da lontano.

Preferisci scrivere o interpretare, oppure fare ambedue ?
Mi piace fare entrambe le cose.
Adoro interpretare e fare diventare mia la canzone in cui mi sto esibendo, mantenere la sua anima ma farla diventare parte di me.
E parallelamente amo scrivere, lo faccio da sempre, amo mettere le mie emozioni più forti su un foglio mentre capisco che melodia ha.
E da cosa nasce cosa ,così nascono le mie canzoni.
É il bisogno di scrivere ciò che mi passa per la testa

Nei tuoi live non ti esibisci mai quasi da sola: la musica per te è un momento corale?
La musica per me é e deve essere come una famiglia.
Ho avuto la fortuna di trovare Mattia, un anno fa con il quale ho sentito un’affinità musicale fortissima.
Lui con la sua chitarra sa sempre dove arrivare ed io so sempre come dargli spazio.
Una chimica che non so descrivere, riusciamo a capirci creando qualcosa di bello.
E Franco, che mi ha inserito in questo progetto del trio, lui ha esperienza da vendere, un contrabbassista molto attuale con un background da invidia ed io sto cercando di creare qualcosa di bello con due musicisti fantastici che adoro.
Ho cantato molto da sola, a concorsi e serate di beneficenza, ma cantare con loro é tutta un’altra cosa.
Abbiamo creato questo trio unito e variopinto e non vedo l’ora di vedere dove ci porterà.

Quando sali sul palco, la prima cosa alla quali pensi ?
Oddio non ricordo le parole!
Hahah.. scherzi a parte, per molto tempo avevo la paura che le persone invece di ascoltare si perdessero nel guardare e giudicare, il mio corpo i miei capelli, gli occhiali, ora, imparando ad amare me stessa mi sento libera e sicuramente le mie performance ne stanno giovando.
Quando canto il palco é mio, accada quel che accada.

Progetti presenti e progetti futuri?
Si, stiamo per registrare il nostro primo album con l’etichetta discografica PMS studio, grazie a Raffaele Montanari che sta credendo nel mio progetto.
Gli ho detto che voglio essere diversa dalla massa, rimanere me stessa.
E lui ne é stato entusiasta.
Non vedo l’ora di farvi sentire i miei nuovi testi, questa volta alcune musiche sono state scritte a sei mani, quindi ci sarà un misto musicale, sempre mantenendo Nicole all’interno. Mi sto giocando tutto. O parto ora o mai più. E spero di aver sempre qualcosa da dire e cantare agli altri.

E… (messaggio libero)
Nel momento in cui ho capito che senza musica non posso vivere ho capito che era questo il momento di smetterla di chiudermi in un angolo e combattere tra la folla per farmi Sentire.
La musica mi ha salvata sempre nei miei periodi bui.
La musica mi conosce ed io sto accettando questa cosa.
Quindi spero che un giorno ognuno di noi possa trovare quella scintilla di amore per qualsiasi cosa ci appassioni e di non abbandonarla mai senza ascoltare il giudizio degli altri. Abbiamo una vita sola e sprecarla accontentandoci non si può fare!!!

 

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