L’AURA omaggia la poetessa Laura Paita, morta di cancro lo scorso aprile.
L’evento si svolgerà sabato 18 gennaio 2020 alle ore 17.45 presso la Stanza della Poesia di Palazzo Ducale a Genova.
La ricordano con grande affetto gli artisti con i quali ha condiviso numerose manifestazioni poetiche sul territorio che in suo ricordo hanno dato vita a questo evento. Saranno presenti in sala alcuni rappresentanti della Soka Gakkai di Genova di cui Paita era parte attiva dal 1986 come responsabile del centro I.B.I.S.G di via Alfieri 10.
Quando le si chiedeva cosa rappresentasse per Lei la poesia, con molta semplicità rispondeva: “Credo che ogni essere umano abbia in sé una dimensione “inaccessibile” , che in realtà è tale solo perché siamo convinti che lo sia! La poesia sta in quella dimensione e si manifesta in infiniti modi.
Per questa ragione rappresenta un atto di consapevolezza, che si trasmette empaticamente, un atto “rivoluzionario” , un ‘espressione di libertà.
Quando si tocca quella dimensione e si perde la paura di condividere l’essenza della propria umanità le parole si fanno poesia“.
Mentre quando le si domandava cosa la spingesse a scrivere poesia era pronta rispondere con una frase emblematica: “Un’urgenza interiore, la gratitudine per essere viva, sia pure in mezzo a problemi e difficoltà, ed il desiderio di contagiare il mondo!
Laura si è interrogata anche sulla funzione del poeta e della poesia oggi arrivando alla conclusione che “il poeta è un traduttore di sentimenti ed emozioni, è una sorta di sciamano, che passa da una dimensione ad un’altra dell’esistenza senza perdere la propria identità e fa scaturire la poesia dalle situazioni più diverse. E’ un medico dell’anima”.
Chi l’ha conosciuta sa che Laura Paita era in due parole “Essenziale e luminosa“.
Nel sua bibliografia poesie molto intense e viscerali alternate ad altre decisamente più leggere, nelle quali i versi si mischiano ai sapori, agli odori, ai suoni. Molti di essi scritti di getto o tutto di un fiato, come nel caso di “Libera”, dedicata alla mamma di un carissimo amico o “Il volo”.
Tra le righe delle sue opere sentimenti come la speranza, che non lascia nell’angoscia o nel dolore, ma accompagna verso una via d’uscita, una trasformazione.
Grazie ! Laura Campagnoli