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Torna sul palco del Sistina tra una pausa e l’altra di Rugantino il tanto amato Musical di Jesus Christ Superstar. Un Cult che spiazza il pubblico e lo spinge all’applauso con una facilità tale da sembrare ogni volta come nuovo. Anche dopo tanti anni e quasi 2 milioni di spettatori messi da parte in tutto il mondo.
Le novità di quest’anno…
Straordinario protagonista dello spettacolo – che quest’anno assume un valore simbolico ancora più forte con alcuni quadri significativi dedicati all’Ucraina – è sempre il celebre Gesù dello storico film, l’attore statunitense Ted Neeley, sul palco con oltre trenta artisti e con Frankie hi-nrg mc, al debutto nel Musical con il primo “Erode” hip hop.
Nel suo essere veicolo di valori eterni e positivi, attraverso il racconto della passione di un uomo-simbolo capace di fare della spiritualità la sua bandiera rivoluzionaria, lo spettacolo non poteva non rappresentare anche l’immane tragedia a cui il mondo assiste ormai da settimane e offrire con il linguaggio universale dell’arte la propria vicinanza all’Ucraina. Scandendo il tempo della incalzante musica nella scena delle 39 frustate inferte a Gesù, il regista ha scelto di proiettare 39 immagini di martiri contemporanei, con un “nuovo”, potente finale che possiamo certificare come il grido di dolore del popolo ucraino.
Tutto ciò mentre gira e rigira sul palco la musica suonata dal vivo. L’impatto sonoro è così ben congeniato da diventare a tratti la co-protagonista di una storia scritta più di 2 mila anni fa.
Con Jesus Christ Superstar sale In croce il Cristo che rappresenta ciascuno di noi.
Dopo due ore di spettacolo abbiamo il dovere di dire che Ted Neeley è egli stesso icona intramontabile.
di Giovanni Pirri