Foto: sopralluoghi location con Giorgio Li Calzi (a sinistra) e il regista Dario Timpani
Come annunciato, l’XI edizione di CHAMOISic festival sarà un film. In queste settimane la nostra troupe ha raccolto suoni, immagini e storie di un piccolo borgo a 1800 metri all’ombra del Cervino, “Perla delle Alpi” dal 2006, che ha sempre vissuto l’isolamento per scelta essendo collegato al resto del pianeta da una funivia, con l’idea di realizzare un prodotto audiovisivo per fissare su pellicola l’atmosfera immersiva del festival di altra musica in alta quota.
Dal 13 al 18 luglio tutto il cast artistico ha raggiunto Chamois per incontrare gli abitanti ed esibirsi in location mozzafiato, scenari di natura libera ed incantata e luoghi suggestivi caratteristici della comunità montana. Giorno per giorno, durante gli shooting, i loro volti sono stati svelati sui social del festival attirando anche l’attenzione della redazione Rai Valle d’Aosta che ha realizzato un servizio per il TGR durante l’ultimo giorno di riprese.
Ecco i nomi degli 8 artisti che vedremo nel film:
ALJAZZEERA, ROBERTO CECCHETTO, ENIAC, SELENE FRAMARIN, FRANKIE HI-NRG MC, GIORGIO LI CALZI, FEDERICO MARCHESANO, PRANK!, MANUEL ZIGANTE.
Le riprese delle performance si sono svolte in assenza di pubblico con gli artisti completamente immersi nel contesto naturale: hanno suonato per la montagna e con la montagna.
Oltre le performance di altra musica in location mozzafiato, la nostra troupe composta dal regista Dario Timpani con Alberto Mantovani alla fotografia, Mario Martini e i tecnici audio habitué del festival Bruno Ferreira e Flavio Monti, coadiuvata dalla curiosità dello scrittore, giornalista e drammaturgo Gian Luca Favetto e supportata dal Comune di Chamois che ha reso disponibili i mezzi necessari alla logistica di produzione, ha catturato testimonianze dagli abitanti di Chamois, cercando di cogliere l’essenza della vita quotidiana in alta quota nell’unico comune italiano dove, per una scelta risalente ai lontani anni 50′, le auto non possono circolare e da 10 anni ad oggi un piccolo festival ha unito mondi lontani attraverso il linguaggio universale della musica. Un festival che si è sviluppato come un virus buono nel contagiare il pubblico, gli abitanti e tutta la valle e che oggi può raccontare tutto questo a coloro che debbono reagire all’isolamento forzato.
Foto: il giornalista Gian Luca Favetto con Frankie Hi-Nrg Mc
Parola al regista Dario Timpani:
«I giorni di produzione del documentario sono stati particolari da più punti di vista. Ci sono cose lassù che ti mettono nella condizione di dialogare per forza con il luogo, come se questo avesse un carattere particolare e anche un po’ permaloso: il tempo, la luce, il meteo le pendenze e le salite hanno scandito i ritmi davanti e dietro la macchina da presa.
In questi giorni è stato impossibile rimanere indifferenti alle caratteristiche di Chamois: esplorare questi luoghi ci ha condotto oltre, sino ad un’analisi di quella nostra umana capacità o difficoltà di entrare in relazione con il mondo senza innescare meccanismi di paura. Quegli stessi meccanismi automatici che nel viver quotidiano ci allertano, ci mettono nella condizione di difenderci e di mantenere uno stato di impassibilità.
Ma una goccia d’acqua è un ecosistema, noi siamo un ecosistema, il nostro percorso artistico è un ecosistema, l’intero universo lo è nel momento in cui viene deturpato la musica inizia a suonare diversamente, e a tratti in alcuni casi scompare l’armonia. Cerchiamo di capire il perché?»